Tenacia davanti all’ostacolo e apertura al cambiamento. Tu sei Resiliente?
I soggetti resilienti attraverso i pensieri costruiscono la loro visione personale della realtà, danno luogo a decisioni e comportamenti che consentono loro di adattarsi a condizioni stressanti, ma questo processo può essere considerato stabile o la pandemia e l’isolamento forzato possono produrre dei cambiamenti?
Per la natura stessa del tratto della resilienza psicologica, al termine di questa pandemia ci troveremo a raccogliere i cocci, no mica i tuoi, no no. Tu vai bene così, non sto parlando di te…naturalmente. Parlo dei cocci di quegli altri, sì, di quelli là. Però tu potresti aiutarli leggendo l’articolo per sapere come capirli e cosa fare per loro.
La resilienza psicologica
Mascherina ti conosco: se frequentando i social hai scoperto della resilienza dai tatuaggi di Gianluca Vacchi, e non hai approfondito, facciamo un ripassino veloce, altrimenti salta al punto 3 “I contributori della resilienza e il fattore Lockdown”.
La resilienza è descritta in letteratura come una risposta dell’individuo a condizioni di avversità. Si manifesta in atteggiamenti e comportamenti adattivi che consentono di rimanere psicologicamente sani.
Le persone dotate di resilienza guardano al futuro e dopo l’esposizione ad eventi stressanti della vita, alcuni di loro mettono in atto comportamenti finalizzati alla crescita personale.
Questa capacità di adattamento positivo è data da specifici atteggiamenti e caratteristiche personali che promuovono l’equilibrio di fronte al cambiamento.
Il circolo virtuoso della resilienza
La resilienza è un meccanismo dinamico che nasce come risposta ad un evento mutevole, prende forma da un cambiamento, riporta ad un nuovo equilibrio con conseguente evoluzione positiva dell’individuo. Sembra una canzone di Branduardi: “Alla fiera dell’est”.
Durante questo processo di cambiamento, l’individuo sviluppa nuove abilità e una rinnovata sensazione di efficacia personale e di auto-miglioramento. Per questa ragione la resilienza può essere definita come un meccanismo circolare di evoluzione positiva.
I contributori della resilienza e il fattore Lockdown
La resilienza è data dalla combinazione di:
- fattori psicologici
- fattori comportamentali
- fattori fisiologici
Nello specifico sono stati individuati come contributori positivi alla resilienza:
- ottimismo
- altruismo
- autoefficacia: è la convinzione circa le proprie possibilità di raggiungere determinati obiettivi o di compiere certe azioni.
- elevata intelligenza
- uso di strategia di regolazione emotiva adattiva
- flessibilità mentale
- saper risolvere i problemi
- saper utilizzare strategie per adattarsi e far fronte alle situazioni
Perché la pandemia può influenzare la resilienza?
Sebbene alcune ricerche considerino la resilienza come un tratto stabile, la pandemia con il suo isolamento sociale ed un’insufficiente quantità e qualità di relazioni ha influito su questo tratto di personalità. Leggendo le successive righe capirete perché, e forse alcuni di voi inizieranno a pensare ai propri cocci, ma va bene anche continuare a concentrarsi su quelli degli altri. C’è tempo.
Il non far parte di un tessuto sociale ricco in termini di connessioni, di stimoli socio-culturali aumenta le probabilità di non superare con successo un evento drammatico o una situazione stressante. È complesso sviluppare e mantenere la resilienza se si possiede un’insufficiente quantità di relazioni e soprattutto una buona qualità delle stesse che consentono di poter contare sull’aiuto sia pratico che emotivo nei momenti di difficoltà.
Cosa succede se la resilienza psicologica non è abbastanza efficace di fronte alle avversità?
Come estrema conseguenza abbiamo il disagio mentale ma nel continuum troviamo anche:
- Aumento della reattività emotiva
- Aumento della vulnerabilità alla depressione
- Incapacità di inibire i trigger (reazioni automatiche di difesa) attivati dalle situazione traumatiche
C’è modo di potenziarla? Il contributo del Coaching
Dall’esperienza di insight e dalla ricerca delle proprie risorse interiori nasce l’identificazione e il rafforzamento delle caratteristiche di resilienza. Di conseguenza, attraverso un percorso di coaching il soggetto sarà in grado di utilizzare strategie volte ad affrontare la condizione avversa e ricostruire il proprio equilibrio
C’è dell’altro all’orizzonte? Sì
Adottare modelli alimentari sani è un fattore protettivo e riduce il rischio dello sviluppo di sintomatologie legate al tono dell’umore.
What’s coming. Le ricerche proseguono…
…con l’obiettivo di comprendere meglio i processi di resilienza ed enucleare i componenti di quel motore che è in grado di trasformare un evento traumatico in elemento di crescita personale, di trasformare il buio in luce e la sofferenza in positività.
La ricerca continua…