Odio il mio nuovo lavoro!!! E adesso? 6 linee guida per sopravvivere
Finalmente, dopo una lunga ricerca, diversi colloqui di selezione e mesi di attesa sei finalmente giunto alla meta. New company! New Job! New life!
HAPPY? NO. 😐
Cosa fare quando ti rendi conto, all’inizio di un nuovo lavoro*, di aver fatto la scelta sbagliata? OMG!!!
*valevole anche in caso di cambio di ruolo, promozione, riorganizzazione, fusione, acquisizione, nuova divisione, retrocessione.
L’HAI COMBINATA GROSSA! PAZIENZA, SFRUTTIAMO AL MEGLIO QUESTO MOMENTO.
Impariamo.
Hai la grande… fortuna… di trovarti immerso in un pasticcio di cui (come minimo) sei concausa, approfittane per analizzare come ti sei mosso e qual ’è stata la tua capacità decisionale.
Molto spesso, questo vale in particolar modo per i profili più junior (ma non solo), si tende ad affidarsi all’altro.
Chi ci ha scelto ha l’arduo compito di capire chi siamo veramente al di là di come ci siamo presentati al colloquio di selezione. Se per loro vado bene, sarà così.
Nulla di più sbagliato, in particolare perché spesso le aziende ragionano nello stesso modo (aziende poco serie) tanto, che “je frega”, avranno il periodo di prova per valutarti ed in caso negativo decidere che non sei adatto.
Risultato:
- loro ti lasciano a casa e selezionano una nuova risorsa
- tu sei disoccupato
- non saranno loro a pagare la scelta sbagliata
Quindi, massima attenzione e spirito critico.
Se il lavoro-contesto scelto sono sbagliati, cerca di capire perché. Facciamo tesoro di questa esperienza, che ci serva di insegnamento per i prossimi iter di selezione.
6 LINEE GUIDA PER SOPRAVVIVERE
1 IL CAMBIAMENTO E’ ADATTAMENTO
Sei sicuro che il problema sia il nuovo lavoro? Oppure è il cambiamento?
Si sa, cambiare lavoro è una delle esperienze più stressanti che si possano sperimentare nella vita, il nostro cervello è bombardato da 1000 stimoli nuovi, e non può certo contare sul buon vecchio amico di mille avventure, il pilota automatico.
Questo può generare ansia e senso di spaesamento che si può tradurre in un “OMG”, odio il mio nuovo lavoro!”.
Datti tempo e adattati e riadattati.
Non puoi entrare in una nuova organizzazione pensando di poter applicare tutte le vecchie regole e abitudini. Se lo fai non dovresti sorprenderti che i risultati siano diversi.
Alcune persone hanno difficoltà nei confronti dei cambiamenti, difficoltà ad adattarsi ai nuovi contesti.
2 IL SILENZIO SENSATO
Quindi, all’inizio, quando decidi che stai iniziando ad odiare il nuovo lavoro, fai una cosa intelligente: STAI ZITTO, RIFLETTI UN ATTIMO!!!
Ora ti darò alcune buone ragioni per tenerlo per te
Parlarne con gli amici? Vorrei dire inutile, ma dirò: scelta negativa! Probabilmente ti daranno ragione rinforzando il tuo punto di vista. Evita di farlo.
Parlarne ai nuovi colleghi? Bravo! Nel giro di 24 ore ti farai una pessima fama internamente alla nuova organizzazione e nel giro delle successive 36 il tuo capo lo saprà (dannoso per il rapporto di fiducia con lui).
RICORDA: La nostra capacità di influenzare dipende dalla credibilità che abbiamo e lamentarsi non aiuta. Ascoltami, datti tempo.
Parlarne con il nuovo capo? Non c’è motivo per farlo subito, puoi sfruttare meglio il tempo a tua disposizione per capire meglio il contesto organizzativo in cui ti trovi . Fai domande, cerca di avere una maggiore comprensione del ruolo, delle responsabilità che ti competono e dei risultati personali che si aspetta da te. Va bene tutto, ma non iniziare condividendo la tua insoddisfazione.
3 MANTIENITI “INGAGGIATO”
Se la sensazione di aver fatto la scelta sbagliata ti porta in uno stato di apatia e quindi basso rendimento, torna in te. Non puoi permettertelo!
Dai il meglio di te stesso, impegnati e lotta attivamente contro la tua scarsa motivazione, supporta il tuo capo e i tuoi nuovi colleghi, be the best!
Pensa di essere un seme, il vento non ti ha portato in un campo con terra fertile ma ti ha lasciato su una roccia con pochissima terra. Fiorisci dove sei ed in qualsiasi condizione, costruisci ad ogni costo il capitale che utilizzerai certamente, se non oggi, nel prossimo futuro.
Mantenersi “ingaggiato” è fondamentale anche e soprattutto per la tua attività di PR interna, è un attimo essere etichettato come svogliato e lavativo,- nessuno parlerà bene di te in futuro.
4 QUANTO DOVREBBE DURARE UN LAVORO CHE ODI?
Dipende dal curriculum che sei riuscito a costruirti.
Se sei alla prima esperienza e inizi a collezionare esperienze molto brevi non dai un bel segnale ai recruiter.
Se hai anni di onorata seniority, con preziose gemme che spiccano sul tuo cv e collezioni un’esperienza breve, nessuno ti metterà in discussione.
Quindi la risposta è: dipende
Se proprio vogliamo trovare una regola, c’è quella dei 18 mesi.
In linea di massima evita di far durare un’esperienza meno di 18 mesi, in particolare modo quando sei junior. Ti potrebbe servire un anno per capire dove sei e cosa fai. Davvero, datti il tempo,
5 LAVORA SULLE RELAZIONI
Arrivati al quinto punto, spero sia chiaro che devi aspettare prima di fare scelte affrettate, che devi darti il tempo per capire, che devi lottare contro te stesso e contro gli atteggiamenti negativi che potresti mettere in campo.
Non escludo che tu possa avere ragione, ma visto che lì sei e lì starai per un po’ e non sappiamo cosa ci riserva l’avvenire, approfittane ed inizia a costruire ponti per il futuro. Coltiva le relazioni sia internamente che esternamente.
Questo avrà il doppio vantaggio sia di aiutarti per il tuo futuro sia di farti entrare nel ruolo molto prima, di farti capire meglio dove ti trovi e, forse di avere l’opportunità di cambiare idea.
6.LAST BUT NOT LEAST
E’ il caso di ribadire che non sappiamo che cosa ci prospetta il futuro e allora prendi tempo, impegnati e non fare scelte azzardate.