Ciao, mi dimetto!!! Cosa dire (non dire e come dire) al mio capo del futuro lavoro
Cambiare lavoro è un momento complesso, non solo per il nuovo challenge lavorativo ma anche per tutte le emozioni contrastanti che si vivono in questa circostanza.
È un momento “strano”, pieno di tristezza ed eccitazione, pieno di dubbi, domande e con pochissime risposte. Ma è anche questo il bello!
Tutte le fini ed i nuovi inizi sono momenti delicati in cui siamo più vulnerabili e per evitare di gestire male questa fase seguite questi consigli.
- Conversazioni sul tuo futuro
Non avverranno il giorno in cui comunicherai le dimissioni, e se non diventerai dal minuto 2 persona non gradita alla tua azienda (exit immediato), avverrà durante il periodo di preavviso. Non farti trovare impreparato.
La conversazione in questione si può presentare in n modalità su un continuum di cui ti presento gli estremi:
La Conversazione rilassata modello pourparler: il tuo responsabile ti chiede solo per curiosità dove andrai e quale sarà la tua mansione.
La Conversazione mirata: il responsabile vuole capire se ci sono dei pericoli per il business (un esempio è nel campo delle vendite, potresti portare con te gli attuali clienti?) o per la fuga dei colleghi verso la medesima realtà, incoraggiati dai tuoi racconti (o tentativi [HR e non solo ti sta odiando!!!]) a seguirti. Potrebbe voler sapere quali sono le strategie dell’azienda “concorrente”, su che tecnologie intende investire, su quali sistemi lavorano, etc.
Come abbiamo detto la situazione è delicata, gli interessi del tuo manager attuale solo ipotizzabili, è per questo che devi stare attento e devi prepararti.
Potrebbero trovare queste informazioni in altro modo? Sì, probabilmente sì, ma non è questo il punto, decidi se vuoi essere tu a trasmettere queste informazioni oppure no.
Non facendoti trovare impreparato non rischierai di incrinare il rapporto con lui, cosa che non deve succedere, la buona relazione con il tuo network attuale deve essere tra i primi obiettivi da portarti a casa.
2 Acqua in bocca fino alle dimissioni ufficiali
“Te lo giuro sarò una tomba”…e due ore dopo l’azienda era un cimitero.
Non dire nulla finché non hai parlato con il tuo capo e ti sei dimesso ufficialmente.
Nelle aziende non ci sono segreti. Lo so che sei molto eccitato dal progetto del nuovo lavoro, dal coolness della nuova azienda e che non vedi l’ora di raccontarlo, ma nel momento in cui lo dirai anche solo ad una persona potresti averlo detto a tutti. Se ne sei consapevole go ahead (MA NON PRIMA DI AVERLO DETTO AL TUO CAPO, questo no).
Come ci stiamo dicendo, il contenuto della comunicazione in questa fase è tutto, se l’informazione diventa gossip e viene diffusa senza controllo da parte tua, non hai più la gestione sul messaggio, e questo è male.
Non ti lamentare se i modi, i tempi il contenuto stesso non saranno come tu volevi e preparati a pagarne le eventuali conseguenze.
3 Personal Branding – Networking – Educazione & Galateo
La scelta delle informazioni che trasmetterai dipenderà anche dall’obiettivo che hai in mente.
Se sei una persona:
- con una certa etica e morale,
- interessata al proprio personal branding,
- con la volontà di mantenere il network costruito nell’attuale azienda,
- dotata di una certa educazione
- e che conosce i principi base del galateo d’azienda,
NON utilizzerai la proposta ricevuta per chiedere una controproposta al tuo attuale datore di lavoro, solo per vedere il valore economico che sono disposti a spendere per te.
Proposta che in ogni caso non avresti intenzione di accettare. Nella maggior parte dei casi, un dipendente sceglie il cambio azienda non per i soldi, e non sono quindi i soldi che possono farlo rimanere, ma è così allettante farsi dire che valore hanno per il datore di lavoro che a volte proprio non resistono.
Se non vuoi imbarazzare nessuno, incluso te stesso, non portare la conversazione sul piano degli aspetti economici e dell’offerta facendo credere loro che ci sono chance per trattenerti.
Nessuno ha tempo da perdere e guai a te se metti in imbarazzo il tuo manager che dovrà andare a chiedere un extra budget per te e per il tuo ego, per poi sentirsi dire che non accetti.
4 Non ti fidi di loro?
Se nel corso del rapporto di lavoro ti hanno dimostrato che non ci si può fidare di loro, non dargli informazioni oltre il necessario.
Tieni in conto che forse per questo ti metteranno a disagio e potrebbero anche farti velate pressioni, tu resisti e pensa al countdown. Non dire nulla che non vuoi che sappiano.
5 I dettagli da raccontare
I dettagli li decidi tu, in genere non sono altro che il ruolo, l’azienda, la divisione dove lavorerai, la sede\smart policy, forse il capo?! Come già detto evita di scendere sui temi economici – a meno che tu non faccia parte di quella piccola % di persone che cambia per aspetti unicamente economici.
Anche in questo caso vale la regola del less is more, meno dici e meno rischi di dire qualcosa che si rivelerà negativa in futuro.
Se ad alcune domande non vuoi rispondere puoi sempre uscirtene con un “Di questo non abbiamo ancora discusso” oppure “Non ne sono sicuro”
Il momento è molto delicato, è meglio essere parsimoniosi con le informazioni sul tuo nuovo ruolo in questa fase di transizione, potrai sempre dare informazioni aggiuntive più avanti.