Rassegnare le dimissioni – 10 step per farlo in modo professionale

Almeno una volta nella tua vita, ti capiterà di dover rassegnare le tue dimissioni. Questa è un’attività in cui tutti, prima o poi, ci troviamo ad affrontare, ma di cui si parla poco. Pochi sanno come approcciarla e, di conseguenza, spesso la performance risulta poco professionale.

Vuoi scoprire come rassegnare le dimissioni in modo professionale senza incappare in errori o involontaria mancanza di rispetto nei confronti del tuo capo e dell’azienda? 

Segui questi 10 step e non sbaglierai

  1. La PEC può aspettare

A seguito delle riforme introdotte con il “Jobs Act”, a partire dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sono effettuate in modalità telematica, ciò significa che una volta compilato il form online il tuo datore di lavoro riceverà la PEC con le tue dimissioni (sistema permettendo ciò avverrà immediatamente). Sia mai che questo avvenga prima che tu abbia comunicato al tuo manager l’intenzione di andartene, non farglielo scoprire da una raccomandata digitale.

2 Non farlo per iscritto

Diversi siti propongono ancora esempi di lettere di dimissioni, tutto questo rende confusi sulla necessità o meno di farlo. Non è necessario e se non scritte bene potrebbero essere anche controproducenti. Evitate. Verba volant e va benissimo così

3 Con il tuo boss in privato

Come già detto, la burocrazia e formalità sono step successivi, la prima cosa da fare è comunicarlo privatamente al tuo boss. La scelta della location dipende dalla persona che avrai di fronte, alcuni suggeriscono di farlo nell’ufficio del capo, il posto dove si sente più confortevole e in controllo della situazione. Io non lo trovo troppo significativo, vedete voi. Davvero dipende dalla persona e dalla relazione instaurata tra voi. E comunque difficilmente avrete voce in capitolo su questo.

Due raccomandazioni:

  • Fatelo di persona, quel giorno potete evitare lo smart;
  • Fatelo al mattino, date la possibilità al vostro capo di iniziare ad organizzarsi. Ogni giorno è fondamentale, che nessuno vada sprecato.

4 Lasciate a casa la rabbia

Non esiste una buona ragione per comunicare le vostre dimissioni utilizzando un temperamento inappropriato. Anche se vi sono stati fatti dei gravi torti, ormai è finita, passate oltre e ricordate di essere professionali. Se temete di non riuscirci, preparatevi a casa ed accertatevi di essere pronti a non fare dei scivoloni.

5 No sparlare, no maldicenze, no pettegolare, no calunniare, no denigrare…no peste e corna

Non dire nulla di negativo. Di nuovo, ormai sei fuori, non usare quel tavolo per toglierti i sassolini dalle scarpe sull’azienda o sui colleghi. Entra in quell’ufficio con un obiettivo, il tuo obiettivo deve essere focalizzato sul futuro non su un passato che ormai non ti riguarda più.

Non esistono le aziende perfette, perché le aziende sono fatte di uomini, imperfetti di natura. Concentrati sulle cose positive che ti sono successe e che hai capitalizzato durante la tua permanenza in azienda e sii grato per chi ha creduto in te.

6 Rassegno le mie dimissioni. Straight to the point!

Evitate i giri di parole e trova un modo formale per dirlo.

Rassegno – formalizzo – comunico le mie dimissioni vanno bene. Evita cortesemente frasi che fanno trasparire la tua emotività: mollo, faccio le valigie, dico ciao al posto di lavoro.

7 il periodo di preavviso

In base al CCNL di riferimento, il livello e la seniority aziendale avrete un periodo di preavviso che NON siete obbligati a rispettare per forza, né l’azienda è obbligata a farvi fare. Ambo le parti hanno il diritto di recedere il contratto dopo la formalizzazione delle dimissioni,  previo trattenuta nel caso del lavoratore e compensazione nel caso dell’azienda.

Mentre per la società può essere giustificabile lasciarvi a casa da subito – ragioni di sicurezza? C’è già un sostituto e le attività sono coperte? Whatever, è comprensibile e giustificabile – per voi saranno ferie anticipate, un bel periodo di relax prima el nuovo lavoro.

Voi dovreste evitare, siate professionali fino alla fine ed evitate di lasciarli in braghe di tela da un giorno all’altro. È invece del tutto lecito intavolare una trattativa con il capo per anticipare l’ultimo giorno. E se volete portarvi a casa il risultato che avete in mente la comunicazione è tutto.

8 Preparatevi all’eventualità di venir scortati fuori dall’azienda

Come da punto 7, questa è un’eventualità che dovete tenere in considerazione e dovreste essere anche abbastanza maturi da accettare senza rimuginarci troppo nel caso avvenisse.

Dopo la comunicazione, per ragioni insindacabili, l’azienda può decidere di scortarvi fuori, non fatevi trovare impreparati. Avete un’auto aziendale? Potreste dover tornare a casa in treno, evitate quel giorno di recarvi al lavoro con il seggiolino di vostro figlio in auto o di non considerare l’ipotesi di un mezzo alternativo dal giorno dopo.

Potrete non aver la chance di salutare i colleghi, se sono così importanti avrete di sicuro in rubrica i loro contatti e comunque esiste Linkedin.

Se sapete che è molto probabile che il lavoro finirà il giorno stesso preparate una email di saluti che le risorse umane invaieranno a tutti – questa cortesia non vi verrà negata.

Evitate poi di lasciare (non dovrebbero comunque essere lì) sul vostro pc aziendale documenti personali (assicurazione – biglietti vacanze – l’iscrizione al centro estivo di vostro figlio – le email dell’amante).

NOTA: questo non avverrà prima della formalizzazione ufficiale sul portale clicklavoro

9 Non dovete rispondere a tutte le domande

Non sentirti in obbligo nel dover rispondere a tutte le domande che ti verranno poste dal tuo capo, scegli in anticipo quali informazioni vuoi condividere e quali tenere per te. In genere nell’incontro in cui comunicherete le dimissioni i pensieri del vostro capo saranno altro…le vere domande arriveranno nei giorni successivi.

10 Il manager sceglie i tempi

Non devi comunicarlo a nessuno, il tuo capo deciderà i tempi con cui andrà comunicato internamente. Finché lui non lo rende ufficiale non sei autorizzato a dirlo a nessuno. Se nell’incontro, perso tra i suoi mille pensieri, non viene menzionato questo tema specifico, ricordati di discuterne.

 

Condividi questo articolo